Nel caso degli ossidi, la solubilità è molto bassa, e lo è anche, notoriamente, l’efficienza di assorbimento. In posizione opposta troviamo i solfati, caratterizzati da legami ionici molto deboli e facilmente rotti in soluzione acquosa. I solfati rilasciano oligoelementi in forma ionica molto reattivi che provocano reazioni di ossidazione, ad esempio dei grassi. I solfati sono molto reattivi già all’interno della razione alimentare e deleteri per la stabilità degli altri nutrienti, degradando ad esempio enzimi e vitamine. Interagiscono inoltre con altre componenti nutrizionali formando complessi insolubili e non assorbibili (figura 1).
Altre fonti di oligoelementi, invece, sono caratterizzate da legami covalenti, molto più forti e in grado di restare intatti in acqua senza rischio di comportamenti dannosi. Si tratta del miglior tipo di legame nel rilasciare gli oligoelementi, dove e quando serve. Tra queste fonti troviamo gli idrossilati che rappresentano l’ultima generazione di oligoelementi disponibile sul mercato e sviluppata da Orffa.
Qualità intrinseche
Parametri di qualità intrinseca del prodotto sono fondamentali, quali la purezza o concentrazione degli oligoelementi, i livelli di contaminazione e la maneggevolezza. La concentrazione degli oligoelementi idrossilati Smart per rame, zinco e manganese è superiore al 50% e viene analizzata da Orffa per ogni lotto, così come la contaminazione da metalli pesanti (arsenico, cadmio o piombo) e da diossine, che risulta sempre molto al di sotto dei limiti di legge. Un’ulteriore caratteristica degli oligoelementi Smart sono inoltre la bassa polverulenza e l’elevata scorrevolezza.
Gli oligoelementi Smart sono caratterizzati da una particolare configurazione molecolare con legami covalenti stabili. Questi legami “smart” rilasciano gli oligoelementi là dove serve senza problemi di reattività e formazione di complessi indesiderati, offrendo una biodisponibilità ottimale.
Nei ruminanti, la bassa reattività nel rumine è fondamentale per assicurare la corretta fermentazione e produzione di acidi grassi volatili (AGV). Gli oligoelementi idrossilati Smart hanno dimostrato di possedere questo requisito nel corso di specifiche prove in vitro. In una simulazione di fluido ruminale, è stato valutato l’impatto di diverse fonti di rame e zinco aggiunte rispetto al controllo negativo.