L’integrazione minerale è un elemento importante della razione della vacca da latte. Le fasi critiche del ciclo produttivo della lattifera richiedono un’attenzione speciale, anche a riguardo dei macro e dei micronutrienti. Eventi particolarmente stressanti, quali il parto e l’inizio della lattazione, richiedono infatti una speciale integrazione minerale. Il minerale-traccia selenio è implicato sia nel sistema antiossidante che nella difesa immunitaria. In effetti animali deficitari in selenio hanno dimostrato di avere uno status immunitario più carente e di essere più esposti alle malattie. Un deficit di selenio nei foraggi, tra l’altro, costituisce un limite presente in molte parti del mondo e questo può rappresentare un problema per molti allevatori.
Perché il selenio
Il selenio è il minerale più studiato, per quanto riguarda le mastiti (subcliniche). Cellule con elevate esigenze di energia come quelle della ghiandola mammaria, hanno bisogno di essere protette contro i radicali ossidanti che si producono nel corso dei processi energetici. Enzimi specifici (selenoproteine, quali ad esempio la glutatione perossidasi) che incorporano il selenio riducono la presenza di questi radicali liberi. L’attività di queste selenoproteine riduce il danno cellulare e di conseguenza migliora la funzionalità dei tessuti. Molti studi, inoltre, hanno confermato la capacità del selenio di aumentare la difesa immunitaria di tipo umorale nella ghiandola mammaria bovina.
Questa combinazione di aumentata difesa antiossidante e immunitaria dà come esito una minore incidenza di nuovi casi e di casi totali di mastiti (subcliniche). Esiste una correlazione negativa tra cellule somatiche del latte di massa e status plasmatico del selenio nella mandria. Ciò significa che a più alti livelli di selenio corrispondono conte cellulari più basse. È stato inoltre riportato che l’integrazione con selenio riduce la conta cellulare media dopo inoculazione challenge intramammaria di Staphylococcus aureus. Di conseguenza è importante fornire selenio aggiunto nella dieta e analizzare regolarmente lo status del selenio nel latte e nel sangue degli animali.